Non è ciò che sei che ti trattiene, è chi pensi di non essere
Barbara Pozzo “Soomebliss”
Possiamo essere i peggiori nemici o i migliori alleati di noi stessi, non ce lo diciamo spesso ma lo sappiamo tutti, e quando questa consapevolezza si fa più pressante può iniziare la nostra trasformazione.
Qualcosa in noi comincia a disturbarci, ci rende insoddisfatti rispetto a ciò che facciamo e a come ci sentiamo.
A volte, forse più di quanto crediamo, sono gli altri che ci stimolano, perché riescono a vedere in noi quello che noi stessi non riusciamo a scorgere. Magari per pigrizia, per paura, perché qualcun altro ci blocca, anche inconsapevolmente, o per mille altri motivi.
Molte volte lo chiamiamo cambiamento ma a mio parere non è il giusto termine.
Credo che tutto quello che arriverà in un simile percorso sia già insito in noi, nascosto dalle nostre ansie, dalle nostre paure che non ci aiutano certo a tirare fuori le nostre potenzialità, a sbocciare, a fiorire.
Nasciamo già rose, con le nostre spine certo, ma non potremo mai diventare margherite, gigli o tulipani!
La lotta per raggiungere la nostra piena fioritura è quasi esclusivamente con noi stessi, anche se spesso imputiamo ad altri le difficoltà che incontriamo nel nostro fiorire.
Siamo noi in primis a dover riconoscere i nostri limiti e capire se vogliamo superarli o no.
Ognuno impiegherà il suo tempo per sbocciare, chi gli è accanto lo potrà aiutare innaffiandolo di ottimismo, vicinanza e senza giudicare come e quanto impiegherà a distendere le ali e a volare.
Proprio come la libellula, che dà il nome alla nostra associazione, la quale vive la maggior parte della sua vita come larva, nell’acqua, e solamente quando è pronta esce da quel guscio, si distende e spicca il volo… libera!
“Le libellule ci ricordano che siamo leggeri e che possiamo riflettere la luce se decidiamo di farlo. Ricorda sempre di risplendere affinché tutti possano vederti”
Robyn Nola