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Cambiare fa fiorire la speranza

di Annamaria Sudiero –

Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti.

Negli ultimi tempi, dopo aver più volte sentito persone dire “speriamo che qualcosa cambi, speriamo che il mondo migliori, speriamo che…”, mi risuonano in testa tre parole. Ho acceso il computer e ho cercato il loro significato sull’enciclopedia.

Provvidenza: avvenimento fortunato e imprevisto o fortemente desiderato che inaspettatamente risolve situazioni difficili, problematiche, pericolose.

Speranza: sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera.

Cambiamento: il cambiare, il cambiarsi. In sociologia, cambiamenti sociali e culturali, quelli che determinano trasformazioni nella struttura sociale e culturale di un gruppo.

Credo quindi di aver trovato conferma ai miei pensieri.

La provvidenza rappresenta la staticità, lo stare fermi. Qualcuno, qualcosa, al di fuori di noi, ci metterà la mano, interverrà, provvederà appunto. È un atto di fede.

La speranza invece, a mio parere, non può essere statica, se non per avvenimenti in cui contano molto la fortuna o il caso. Altrimenti non possiamo aspettare che qualcosa “cada dal cielo” e le dia forma. Sia che riguardi un sogno, un desiderio, un traguardo personale o collettivo il più delle volte la speranza deve essere nutrita, coltivata. Deve essere messa in moto, si deve fare qualcosa affinché essa possa prendere corpo, possa essere realizzata.

Ed ecco allora che entra il gioco il cambiamento. Sia personale che collettivo. Perché per mettere in moto la speranza dobbiamo necessariamente cambiare qualcosa. Nei nostri pensieri, nei nostri comportamenti, nelle nostre abitudini o quant’altro possa servire. Non si può restare inermi ad aspettare. Dobbiamo ingranare la marcia perché, se restiamo in folle, resteremo fermi.

La speranza è un seme che deve essere piantato e curato con il nostro cambiamento per poterne alla fine raccogliere il fiore. Se poi quel fiore sarà colto anche da qualcuno che per quel seme non ha fatto nulla, per lui sarà provvidenza, non divina certo, ma sempre provvidenza.

In questo mondo che, visti gli accadimenti dell’ultimo periodo credo si possa proprio dire, sta andando a rotoli, non possiamo solo sperare che qualcosa cambi, la provvidenza non basta più. Ascoltiamo anche le speranze degli altri, possono essere da noi condivise. Osserviamo e valutiamo i cambiamenti che ci invitano a fare per far sì che il fiore sbocci. A volte ci potranno sembrare inutili, troppo semplici o al contrario faticosi, ma mettiamoci in moto, come ne siamo capaci, e piantiamo qualche piccolo seme. Darà vita a piante e frutti di cui tutti potremo beneficiare. Certo ci vorrà tempo ma… Lao Tze diceva:

“Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio. Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra. Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede”.

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Citazione: Charles Robert Darwin

Immagini: Hands e Change by Pixabay


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Trasformazione, consapevolezza e libertà

Non è ciò che sei che ti trattiene, è chi pensi di non essere

Barbara Pozzo “Soomebliss”

Possiamo essere i peggiori nemici o i migliori alleati di noi stessi, non ce lo diciamo spesso ma lo sappiamo tutti, e quando questa consapevolezza si fa più pressante può iniziare la nostra trasformazione.

Qualcosa in noi comincia a disturbarci, ci rende insoddisfatti rispetto a ciò che facciamo e a come ci sentiamo.

A volte, forse più di quanto crediamo, sono gli altri che ci stimolano, perché riescono a vedere in noi quello che noi stessi non riusciamo a scorgere. Magari per pigrizia, per paura, perché qualcun altro ci blocca, anche inconsapevolmente, o per mille altri motivi.

Molte volte lo chiamiamo cambiamento ma a mio parere non è il giusto termine.

Credo che tutto quello che arriverà in un simile percorso sia già insito in noi, nascosto dalle nostre ansie, dalle nostre paure che non ci aiutano certo a tirare fuori le nostre potenzialità, a sbocciare, a fiorire.

Nasciamo già rose, con le nostre spine certo, ma non potremo mai diventare margherite, gigli o tulipani!

La lotta per raggiungere la nostra piena fioritura è quasi esclusivamente con noi stessi, anche se spesso imputiamo ad altri le difficoltà che incontriamo nel nostro fiorire.

Siamo noi in primis a dover riconoscere i nostri limiti e capire se vogliamo superarli o no.

Ognuno impiegherà il suo tempo per sbocciare, chi gli è accanto lo potrà aiutare innaffiandolo di ottimismo, vicinanza e senza giudicare come e quanto impiegherà a distendere le ali e a volare.

Proprio come la libellula, che dà il nome alla nostra associazione, la quale vive la maggior parte della sua vita come larva, nell’acqua, e solamente quando è pronta esce da quel guscio, si distende e spicca il volo… libera!

“Le libellule ci ricordano che siamo leggeri e che possiamo riflettere la luce se decidiamo di farlo. Ricorda sempre di risplendere affinché tutti possano vederti”





Robyn Nola 

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La libellula

Libellula: simbolo di libertà, pace e consapevolezza.
Le libellule sono un genere di insetti che appartiene all’ordine degli Odonati. Il nome Libellula deriva dal termine latino “libra”, il cui significato è bilancia. Questo deriva dal fatto che questo elegante insetto, mentre è in volo mantiene le ali in posizione orizzontale.

Altri studi fanno risalire, invece, il nome Libellula dal termine latino libellum, diminutivo di liber con in significato di “libero”.

Nella tradizione e nelle leggende di molte culture questo elegante insetto visto come un essere magico per via delle sue sembianze e dei colori sfavillanti che si accentuano con il riflettersi della luce solare. Le sue ali, velocissime e lunghe, le permettono movimenti molto veloci ma aggraziati e il suo corpicino esile richiama i piccoli spiriti della natura.

La Libellula trascorre gran parte della vita sul fondo di uno stagno come larva, poi incomincia la trasformazione con la quale assume le sembianze che tutti conosciamo e si libera in volo.
Proprio per tale ragione la Libellula viene vista come il simbolo della trasformazione, della mutevolezza della vita; insegna ad andare oltre le apparenze incoraggiandoci a trovare la propria identità e ad affermare la nostra personalità.

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Testi e citazioni dal web: https://www.mitiemisteri.it/simbologia-significato-degli-animali/libellula, a cura di Annamaria Sudiero.